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Brevettabilità dei geni. No dall’Ulivo

Sanit

di Redazione

Camera: presentata il 10 dicembre scorso una mozione firmata da tre deputati dell?Ulivo che impegna il nostro governo a respingere la proposta di direttiva europea sull?introduzione della brevettabilità di organismi modificati geneticamente.
Con una mozione presentata il 10 dicembre scorso, tre deputati dell?Ulivo hanno impegnato il governo a respingere la proposta di direttiva europea che introduce la brevettabilità di organismi modificati geneticamente e di geni e parti del corpo umano. La bozza del provvedimento comunitario, che era stata approvata il 27 novembre scorso dal Consiglio dei ministri economici dell?Unione nonostante l?astensione di Italia e Belgio e il voto contrario dell?Olanda, propone la brevettabilità non solo di piante e animali, ma anche di geni e parti umane ?isolate dal corpo stesso?. Una misura, hanno sottolineato i parlamentari, in netto contrasto con il documento approvato dall?Unesco il 5 novembre, che riconosce i geni umani come patrimonio collettivo dell’umanità. La mozione impegna anche il nostro esecutivo a far adottare, in sede europea, una moratoria per stabilire nuove regole sugli scenari aperti dalle nuove biotecnologie e a introdurre sistemi di verifica e controllo per autorizzare la produzione e la coltivazione di piante manipolate geneticamente solo quando sia stata accertato che non vi siano pericoli per la salute e per l?ambiente.

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